Proprio quando pensavate che la festa dei robot umanoidi non potesse essere più affollata, DOBOT e il suo partner ASKA Corporation hanno deciso di scendere in pista con la loro ultima creazione, ATOM. In un video patinato e ben prodotto, le aziende mostrano un robot bipede chiaramente mirato al fiorente mercato della “co-creazione”, promettendo un futuro in cui umani e robot lavoreranno fianco a fianco. L’ATOM viene presentato come un vero e proprio jolly, destinato a coprire ogni settore, dall’istruzione e la ricerca alla catena di montaggio e ai lavori di servizio.
Decantato come il “primo robot umanoide a grandezza naturale al mondo che combina la manipolazione destrorsa con la camminata a ginocchio dritto”, l’ATOM vanta specifiche davvero impressionanti. Presenta una ripetibilità di ±0,05 mm, rendendolo sufficientemente preciso per compiti delicati come l’assemblaggio di componenti elettronici. DOBOT afferma che la sua andatura ispirata a quella umana riduce il consumo energetico di un significativo 42% rispetto alla tipica locomozione bipede. Il robot integra AI, sensori avanzati e tecnologie di controllo del movimento, tutte progettate per consentirgli di imparare e replicare i movimenti umani, presumibilmente senza acquisire nessuna delle nostre cattive abitudini.

Perché è importante?
Il debutto di ATOM segna l’ingresso di un altro importante attore, DOBOT, nell’arena sempre più competitiva della robotica umanoide. Mentre le appariscenti demo di robot che preparano la colazione stanno diventando comuni, l’enfasi di DOBOT sulla precisione di livello industriale e sull’efficienza energetica suggerisce una spinta seria che va oltre il mero spettacolo. La partnership con un integratore di sistemi consolidato come ASKA Corporation indica una chiara strategia per l’implementazione commerciale, in particolare nel settore manifatturiero. Mentre le aziende corrono per portare gli umanoidi dal laboratorio alla linea di produzione, l’ATOM rappresenta un passo tangibile verso un futuro di AI incarnata in applicazioni pratiche e quotidiane, anche se la tempistica per il vostro nuovo collega robotico è, come sempre, ancora da definire.